IL TERROIR

Il terroir, questa combinazione di fattori fondamentali come il suolo, il clima, l’uomo e il vitigno, ha il potere di conferire al vino caratteristiche uniche. I nostri vigneti si trovano sulle dolci colline di Sogliano (FC) e godono degli influssi del vicino Mare Adriatico, che porta le sue brezze benefiche contribuendo a creare le condizioni climatiche di un terroir unico.
La composizione del terreno è caratterizzata dalla presenza di un tufo di origine marina, lo Spungone; una roccia calcarea porosa con depositi fossili di conchiglie e ricca quindi di minerali e nutrienti ideali per la coltivazione della vite e in grado di donare ai vini una particolare complessità e mineralità.

I VITIGNI

Orgoglio della tenuta è il recupero dei vitgni autoctoni antichi come l’Albana conosciuta fin dall’epoca romana. Si aggiungono vitigni internazionali che trovano in questo terroir le condizioni ottimali per offrire ottimi livelli qualitativi.

ALBANA

L’Albana è un vitigno autoctono di origini antiche, conosciuto fin dal tempo dell’antica Roma. E’ stato menzionato negli scritti di Catone e di Plinio il Vecchio ed è assai verosimile che l’origine del suo nome nel termine latino albus, che richiama il colore bianco ma che alcuni considerano come riferimento ai Colli Albani, ritenendo che sia quella la zona di provenienza delle uve che i Romani portarono nelle terre attorno al Rubicone. Si narra che attorno al 400 d.c., Galla Placidia, figlia dell’imperatore romano Teodosio il Grande, sostasse col suo seguito, in Romagna. Qui, le offrirono in una ciotola di terracotta il biondo vino del posto, l’Albana. Galla Placidia fu deliziata da quel vino e alzando la ciotola esclamò “Non così umilmente ti si dovrebbe bere, bensì berti in oro”, dando il nome alla cittadina di Bertinoro, da sempre considerata la culla dell’Albana. I vini Albana vengono tradizionalmente prodotti in quattro tipologie: Secco, Amabile, Dolce e Passito.

RIESLING

Il vitigno Riesling renano origina, come è evidente dal nome, dalla Valle del Reno, in Germania. In queste zone, e soprattutto nell’area della Mosella, il Riesling renano è diffusamente coltivato e produce vini dai risultati sorprendenti, anche se non soprattutto come vendemmie tardive e passiti, anche con contributo delle muffe nobili, fino ai famosi “Eiswein“. Il Riesling renano è il più importante vitigno tedesco e rappresenta per la Germania ciò che lo Chardonnay è per la Francia. In Italia il Riesling renano viene coltivato principalmente nel Trentino-Alto Adige, nell’Oltrepò Pavese, in Veneto e in Friuli-Venezia Giulia. Una delle peculiarità del Riesling renano è la sua notevole resistenza al freddo, che lo rende coltivabile solo in regioni dal clima piuttosto rigido

CHARDONNAY

Lo Chardonnay è un vitigno di origine francese, originario della Borgogna, da dove vengono i suoi vini più pregiati e famosi, e da qui si è poi diffuso fino a diventare uno dei più vitigni a bacca bianca più coltivati al mondo. Lo Chardonnay rientra nell’uvaggio dei migliori spumanti metodo classico del mondo, ed è inoltre dotato di grandi capacità di invecchiamento. L’Italia vanta una lunga tradizione per la coltivazione dello Chardonnay, specie nella fascia subalpina.

TREBBIANO ROMAGNOLO

Il vitigno Trebbiano Romagnolo, diffuso dalla zona di Bologna fino in Romagna, ha le sue origini nel centro Italia, come quasi tutti gli altri vitigni della famiglia dei Trebbiani. Questi vitigni sono noti in Italia fin dall’epoca romana ed Il loro nome deriva dal latino “Trebula“, ossia fattoria. Plinio il Vecchio nei suoi scritti descrive un “Vinum Trebulanum“, che secondo questa interpretazione, starebbe per “vino di paese”, o “vino casareccio”. Il Trebbiano Romagnolo è un vitigno interessante soprattutto per le sue doti di vigoria e germogliamento tardivo, oltre che al poter essere coltivato su qualsiasi terreno mantenendo rese sempre alte.

SANGIOVESE

Il Sangiovese è il vitigno a bacca nera più coltivato in Italia, con una superficie vitata pari all’11% di quella totale nazionale. Il Sangiovese viene coltivato dalla Romagna fino alla Campania ed è il vitigno più diffuso in Toscana. Il Sangiovese rientra nella composizione di moltissimi vini, alcuni tra i quali molto conosciuti come il Carmignano, il Rosso Piceno, il Rosso Conero, il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Vino Nobile di Montepulciano, il Morellino di Scansano, il Sangiovese di Romagna, e molti altri.Il Sangiovese ha origini molto antiche. Come tale è conosciuto fin dal 1500, ma la sua origine è molto probabilmente etrusca, in particolare sembra provenire dalla zona a nord del Tevere e a sud dell’Arno, da cui poi si sarebbe diffuso oltre l’Appenino, fino ad interessare le colline romagnole ed emiliane.

CARMENÈRE

Il vitigno Carmenère deriva dall’antica “Vitis Biturica” di origine Albanese e portata in Francia dai Romani. Il suo nome potrebbe avere origine da “carminio”, per via del colore porpora intenso del vino che se ne ricava. Da questa vite originaria sembra derivano tutti i vitigni Bordolesi. Il Carmenère è molto delicato e soggetto all’acinellatura (aborto floreale) per questi motivi in Francia ne è stata abbandonata quasi del tutto la coltivazione, e oggi il paese nel quale è più diffuso è il Cile. Grazie al successo del Carmenère in Cile la varietà è stata presa in considerazione anche in diverse altre regioni del mondo, fino in Nuova Zelanda e viene oggi investita di sempre maggiore attenzione nel Medoc, di cui è originaria. In Italia si trova in Veneto e nel Friuli-Venezia Giulia, dove in passato il Carmenère è stato spesso confuso con il Cabernet Franc, ma anche in Franciacorta (Curte Franca), dove alcune aziende hanno sviluppato vini in purezza di ottima fattura.

CABERNET FRANC

Il vitigno Cabernet franc ha origine nella zona della Gironda (Bordeaux), in Francia. Viene utilizzato spesso assieme al Cabernet-Sauvignon e al Merlot per dare vita a quello che viene chiamato “Taglio Bordolese“. Il Cabernet franc preferisce suoli sabbiosi e pietrosi o a tendenza calcarea

CABERNET SAUVIGNON

Il vitigno Cabernet Sauvignon ha origine nel Bordolese (la regione del Bordeaux, in Francia), soprattutto dalle zone del Médoc e delle Graves. É uno tra i vitigni più diffusi al mondo ed è particolarmente adatto per la produzione di vini di notevole qualità e grande longevità, spesso usato in assemblaggio con Cabernet Franc e Merlot. Questo uvaggio è comunemente noto come “taglio bordolese“, dalla zona in cui inizialmente è stato introdotto. Test genetici recenti confermano che l’origine del Cabernet Sauvignon sia da attribuirsi ad un incorcio tra Cabernet Franc e il vitigno a bacca bianca Sauvignon. Il Cabernet Sauvignon ha capacità di adattamento alle più disparate condizioni climatiche e tecniche di vinificazione.